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9/25/14

CATS IN JAPANTOWN

San Francisco is a city where different cultures live together in respect and enrichment of all. We have just to learn and be inspired by this city and today I did. Welcome to Japan!

San Francisco è una città dove convivono diverse culture nel rispetto e arricchimento di tutti; una città da cui c'è solo da imparare e trarre ispirazione. Io oggi l'ho fatto e posso dire: "Benvenuta in Giappone!"
Bookstore in Japantown, San Francisco, California

9/24/14

THE WHALE OF BIRTHDAY

Today it was Enzo's birthday... perhaps is this whale a request for gift from mum and dad?

Oggi è stato il compleanno di Enzo... forse questa balena è una richiesta di regalo da parte di mamma e papà?
Enzo
"The whale of birthday"
Felt pen

SMILING DOGS

Arlo
"Smiling dogs"
Felt pen

9/21/14

Jesus and bears' dance

Jesus and bears' dance

La danza di Gesù e gli orsi

MARNI FLOWER MARKET

A market to celebrate the twentieth anniversary of the fashion maison Marni.

Un market per celebrare il ventesimo anniversario della casa di moda italiana Marni.




Marni Flower Market
Milan Fashion Week SS15
Rotonda della Besana, Milan, September 20th, 2014

Making visible the invisible

I told you about about the Reggio Emilia Approach here, now it's time to try to put it into practice, investigating the reality and "making visible the invisible".

Vi avevo parlato del Reggio Emilia approach qui, è giunto il momento di provare a metterlo in pratica, per indagare la realtà e "rendere visibile l'invisibile".
A: Is paper ball rubbish? 
B: It depends from the point of view! It can be a geometric shape, a story, an emotion or a cat rolled up on himelf! 
C: Why the paper is crumpled? Does nobody love her?
... We have always to remember that "a kid has made of one hundred".

A: Un pallina di carta è spazzatura?
B: Dipende da come la guardi! Può essere una forma geometrica, una storia, un'emozione, la pola di un gigante o un gatto arrotolato su se stesso!
C: Perchè la carta si è accartocciata? Nessuno le voleva bene?
... Dobbiamo sempre ricordarci che "un bambino è fatto di cento".

Invece il cento c’è
Il bambino
è fatto di cento.

Il bambino ha
cento lingue
cento mani
cento pensieri
cento modi di pensare
di giocare e di parlare

cento sempre cento
modi di ascoltare
di stupire di amare
cento allegrie
per cantare e capire

cento mondi
da scoprire
cento mondi
da inventare
cento mondi
da sognare.

Il bambino ha
cento lingue
(e poi cento cento cento)
ma gliene rubano novantanove.

Gli dicono:
di pensare senza mani
di fare senza testa
di ascoltare e di non parlare
di capire senza allegrie
di amare e di stupirsi
solo a Pasqua e a Natale.

Gli dicono:
di scoprire il mondo che già c’è
e di cento
gliene rubano novantanove.

Gli dicono:
che il gioco e il lavoro
la realtà e la fantasia
la scienza e l’immaginazione
il cielo e la terra
la ragione e il sogno
sono cose
che non stanno insieme.

Gli dicono insomma
che il cento non c’è.
Il bambino dice:
invece il cento c’è.

Loris Malaguzzi

7/26/14

ANIMALS IN THE CITY

This summer I and my husband have spent some days in Emilia Romagna and we have visited the International Center Loris Malaguzzi, a place for adults and children full of imagination and experimentation, according to Reggio Children Approach.

Questa estate io e mio marito abbiamo trascorso qualche giorno in Emilia Romagna e abbiamo visitato il Centro Internazionale Loris Malaguzzi, un posto per adulti e bambini, ricco di immaginazione e sperimentazione, secondo il Metodo Reggio Children.
The Reggio Emilia Approach is an educational philosophy based on the image of the child, and of human beings, as possessing strong potentials for development and as a subject of rights who learns and grows in the relationships with others.
This global educational project, which is carried forth in the Municipal Infant-toddler Centers and Preschools of Reggio Emilia, Italy, and has inspired other schools all over the world, is based on a number of distinctive characteristics: the participation of families, the collegial work of all the personnel, the importance of the educational environment, the presence of the atelier and the figure of theatelierista, the in-school kitchen, and the pedagogical coordinating team.
Focusing on the centrality of the hundred languages belonging to every human being, in the atelier spaces young children are offered daily opportunities to encounter many types of materials, many expressive languages, many points of view, working actively with hands, minds, and emotions, in a context that values the expressiveness and creativity of each child in the group.


Il Reggio Emilia Approach è una filosofia educativa che si fonda sull’immagine  di un bambino e, in generale, di un essere umano portatori di forti potenzialità di sviluppo e soggetti di diritti, che apprendono, crescono nella relazione con gli altri.
Questo progetto educativo globale, che viene portato avanti nelle Scuole e nei Nidi d’infanzia del Comune di Reggio Emilia e al quale si ispirano scuole di tutto il mondo, si fonda su alcuni tratti distintivi: la partecipazione delle famiglie, il lavoro collegiale di tutto il personale, l’importanza dell’ambiente educativo, la presenza dell’atelier e della figura dell’atelierista, della cucina interna, il coordinamento pedagogico e didattico.
Seguendo la centralità dei “cento linguaggi” di cui l’essere umano è dotato, tramite gli spazi atelier viene offerta quotidianamente ai bambini la possibilità di avere incontri con più materiali, più linguaggi, più punti di vista, di avere contemporaneamente attive le mani, il pensiero e le emozioni, valorizzando l’espressività e la creatività di ciascun bambino e dei bambini in gruppo.

6/21/14

BEACHED FISH

Walking in Park Gorkovo, one of the most beautiful park in Moscow, I saw this beached fish on the grass, ready to play with everyone who wanted.

Passeggiando nel Park Gorkovo, uno dei parchi più belli di Mosca, ho visto questo pesce arenato sull'erba, pronto per giocare con chiunque lo volesse.
Park Gorkovo, Moscow

5/19/14

The green lizard with red big eyes

In Moscow, near the school where my husband works, we saw this strange animal.
We called it "The green lizard with red big eyes".

A Mosca, vicino alla scuola dove lavora mio marito, abbiamo visto questo strano animale. 
Lo abbiamo chiamato "La lucertola verde con grandi occhi rossi".
C'era una volta una lucertola con il raffreddore. Nessuno aveva mai spiegato alle lucertole l'importanza dello starnuto. La lucertola si accorse che trattenendo gli starnuti vengono gli occhi rossi. Soltanto poi capì che gli sarebbero rimasti enormi. Povera lucertola con gli occhi rossi grandi.

Massimo Ferrari, my husband and teacher

GREETINGS FROM THE BEAR

Robert
"The bear that greets"
Pastel painting